| Mi piace scrivere. Piace anche a voi, lo so: in rete siamo in molti. E prima o poi cadiamo tutti nella trappola del sito, o del forum, di "scrittura".
Dai bimbominkiescih antri rosa confetto glitterati, alla sobrietà dei tanti "Scrittori..." "Scrivere..." "Aspiranti poeti..." skin dai colori freddi, neutri, la sostanza cambia poco: dopo una presentazione caratteristica ("Ciao, sono Laura/Anna/Federico/Ermenegildo, ho 13/18/39 anni e ADORO scrivere"), seguita da altrettanto originale saluto ("Benvenuto/a! Spero che ti troverai bene! Non vediamo l'ora di leggere i tuoi lavori, leggi il regolamento, mi raccomando!"), le opzioni sono poche:
1) L'utente legge un racconto, lo trova bellissimo (indipendentemente dall'effettiva qualità dello stesso), pubblica a sua volta la propria creazione che viene trovata bellissima. Tutti lo amano e lo aggiungono su effebbì.
2) L'utente legge un racconto, propone più o meno educatamente una serie di correzioni per le quali viene ringraziato tanto, perché sono davvero buoni consigli^^ , pubblica un proprio lavoro e viene massacrato da critiche feroci. Resisterà qualche mese, tempo di venire dichiarato un po' troppo rompicoglioni.
3) L'utente pubblica il proprio racconto, nessuno lo caga perché il regolamento impone che debba prima commentare i racconti degli altri scrittori. Comincia a uppare selvaggiamente e a fomentare l'utenza contro l'autorità fascista degli admin. Viene bannato perché eccessivamente rompicoglioni e creerà a sua volta un forum di scrittura per fare concorrenza.
4) L'utente si mette a leggere e commentare a manetta tutti i lavori presenti sul sito/forum, anche quelli di gente che ha cancellato il proprio account e che non risponderà mai. Spara a zero su tutto e tutti, si mette a disquisire sull'errato uso delle "d" eufoniche e sull'utilità delle virgole negli incisi. E' talmente rompicoglioni che diventa prima moderatore di sezione, poi globale, poi admin.
Cosa troviamo, dunque (a parte il frantoio per gonadi), su questi lidi scrittevoli?
Un po' di tutto. Dal racconto (o poesia, o fanfiction) di qualità da ottima a quello agghiacciante.
Terreno ricchissimo per un'indagine sul regno della scrittura è il mastodontico EFP.
Creato dall'ambiziosa Webmistress Erika, raccoglie una marea in continuo aumento di lavori di tutti i tipi, ordinatamente divise per genere. Tutta la buona volontà dei pur attentissimi Staffer e della stessa Erika non bastano però a far fronte alla piaga di questo secolo informatizzato.
Avrete già capito che sto parlando dei bimbimikia.
Creature dotate di un unico neurone che piange di solitudine, cercano di esprimere la sofferenza di questa povera cellula nel modo peggiore: scrivendo.
Troviamo quindi autentiche perle in cui Harry Potter corre nudo per Hogwarts, inseguendo Hermione che, con fiori tra i capelli, cerca di concupire un Draco affetto da amnesia, cecità, paralisi degli arti superiori (o inferiori, a voi la scelta), invidioso di Ron che gioca a palla prigioniera con un ridente Piton.
Il Fantasma dell'Opera arrossisce come un fanciullo di fronte alla procace bellezza di Christine.
Naruto e Orochimaru mettono da parte le ostilità e propongono a Sasuke di fare una cosa a tre.
Capitan Tsubasa si fa, a turno, tutti i componenti della sua squadra.
I Cavalieri dello Zodiaco sono simpatici.
Se nelle fanfiction compare un personaggio originale al 99% è:
1)Donna 2)Con minimo 3 nomi altisonanti 3)Di straordinaria bellezza e nobiltà d'animo 4)(peri)patetica.
In pratica: una perfetta Mary Sue.
Oppressa da un senso di malessere provo a perdermi nei meandri della sezione "Originali".
Molto amati dalle sensibili fanciulle i racconti di genere Drammatico. In effetti il dramma non manca. E' di originalità che c'è penuria.
Le eroine hanno tutte trascorsi di violenze, traumi, vessazioni, anoressia. Sono sempre diafane, con occhi trasparenti, pelle candida, bellezza emaciata. Se non sono state stuprate/drogate/schiavizzate stanno morendo di un male incurabile di cui l'autore/autrice non sa palesemente niente. Oppure si suicidano gettandosi da una finestra dopo aver scritto frasi melense sul volo e sul ricongiungimento con l'amato. Nella versione dark si tagliano le vene.
Gli eroi sono hanno tutti trascorsi di violenze, traumi, vessazioni... no, loro non sono anoressici. Sono sempre cupi e affascinanti, con occhi intensi, fisico snello. Se non stanno morendo anche loro di mali incurabili sono vittime di incidenti stradali in cui non è MAI colpa loro e piangono sulla tomba del perduto amore. Spesso sono omosessuali.
Hanno tutti nomi anglosassoni o giapponesi. Ed è davvero inquietante trovarsi a leggere un racconto che inizia con "Salve a tutti, mi chiamo Ayumi Takahashi/ Violet Mc Keane, vivo a Osaka/New York e questa mattina mi aspettano ben 2 ore di Greco... come sarà andata la versione? Non ho tempo di chiedermelo: vedo un bellissimo ragazzo appoggiato sulla mia Vespa" Ayumi e Violet non potrebbero mai chiamarsi Carlotta e Annalisa, né frequentare un liceo a Cagliari o a Siracusa. Scherzate? Volete mettere un Erik con un Enrico? John con Giovanni? Questo è il mondo dei Liam, dei Rob, degli Edward, al limite dei Kintaro, degli Hisanobu dei Takeshi.
Ah, se il nome è nipponico la storia è yaoi e in genere il rating è tra il giallo e l'arancio.
Il meglio,poi, è raccolto tra gli Horror: zombie e vampiri la fanno da padroni, il sangue scorre a ettolitri, in ogni angolo di casa sbucano mostri armai di sega elettrica. Bambini malefici sventrano i propri genitori, ragazze troppo belle vengono mangiate dalla compagna sfigata, assassini che non fanno altro che ridere inseguono liceali in gonna corta.
Fenomenali. Magari bisognerebbe spiegare agli autori il significato della parola "plagio", così riuscirebbero a concepire un'idea che non sia presa para para dal filmino della seconda serata di Italia 1. Certo, non sarebbero capaci di scriverla in italiano ma che importa... è un male diffuso all'interno della rete!
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